Non ha ancora raggiunta la percentuale di raccolta differenziata la città di Castellammare di Stabia e solo questo sarebbe bastato per chiedere al Prefetto di Napoli la risoluzione del contratto e lo scioglimento del consiglio comunale ma tutto questo, purtroppo, non è avvenuto nonostante i fulmini, le saette e le denunce in consiglio dello scorso anno da parte dell’assessore all’ambiente, Gianpaolo Scafarto. La Am Tecnology continua a curare il servizio di raccolta rifiuti a Castellammare e ottiene, grazie alla rinegoziazione delle tariffe per l’umido per il periodo dicembre 2019 ad oggi una fattura extra da 220 mila euro circa. E mentre la società abatese, sostanzialmente, con questa operazione del settore ambiente recupererà fino a scadenza naturale nuovamente tutti (se non di più) i soldi persi per sanzioni o altro durante tutto il periodo dell’amministrazione del fare del sindaco Cimmino possiamo dire senza sorta di smentita che questa è un’altra sconfitta del duo Cimmino-Scafarto, che non sono stati in grado, in questo biennio né di far rispettare il capitolato, né di far apportare migliorie nel servizio alla AmT e né diminuire i costi per l’ente comunale e quindi per i cittadini stabiesi.
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