Un caso politico, verso il quale, la maggioranza di centro destra e lo stesso primo cittadino stabiese, Gaetano Cimmino, non intendono prestare il fianco a una opposizione in ritornata in agguato e all’ex sindaco Pannullo, che si sarebbe già palesato sul rinvio a giudizio sui social. E allora si attenderà, senza essere in alcun modo giustizialista prima del terzo grado di giudizio, il tempo del processo per il maggiore dell’arma dei Carabinieri e assessore coinvolto in una spy story – che vide tra i protagonisti poi prosciolto il babbo di Matteo Renzi, Tiziano, quando era capitano del Noe a Roma.




Una maggioranza che, in ogni caso, ha al suo interno pezzi di dissidenti a comando, che vorrebbero concludere l’esperienza di Scafarto, per piazzare il loro uomo in giunta per un ipotetico rimpasto e azzannare la poltrona (e soprattutto le preziose deleghe in dote) ancora blindate da Cimmino. ‘E chest’è! 




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Di desk

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