Nemmeno il Covid-19, le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale contro sono riuscite a fermare Catello Schiavone e gli altri “figli” della Madonna a Castellammare di Stabia, per la tradizionale Fratielle e Surelle 2020.

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Anche se in tono completamente diverso e con la totale assenza dei fedeli a seguito: ai balconi e nei vicoli si sono comunque potute ascoltare le voci, che per dodici giorni (iniziando dalla prima e da quella appena trascorsa) comporranno la “dodicina”, le dodici stelle, da donare in forma di simbolica devozione all’alba dell’8 dicembre alla Madonna Immacolata per una città che, nonostante tutto e tutti, non si è arresa all’emergenza sanitaria, al virus e alla necessità di dover rinunciare – su ordine del prefetto di Napoli – al cospetto di una delle sue più belle e commoventi tradizioni religiose cittadine, che non si è mai fermata e si tramanda di padre in figlio. 




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Di desk

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