“Facciamo parte di questa maggioranza”, e Tina Donnarumma, dopo aver provato a smarcarsi per una pura velleità politica futura, che abbiamo raccontato nella giornata di ieri (LEGGI ARTICOLO), è costretta, goffamente, a fare dietrofront in Aula, ritornare nei ranghi come sanno fare i “soldatini” e sedersi nuovamente al fianco del sindaco-alleato, Gaetano Cimmino.

 

 






 

 

Un appoggio esterno camuffato, con l’astensione sul voto al bilancio consuntivo di oggi per non farla diventare veramente una barzelletta, con l’assessora Verdoliva (presente ancora stamattina nelle stanze dei bottoni e del potere di palazzo Farnese), pronta a rientrare anch’ella nei ranghi della giunta di centro destra, per andare avanti tutti insieme nonostante le scure della commissione d’accesso. Un modo per tentare di abbassare i toni, ripetiamo tra alleati, su un tema veramente scottante come quello degli scioglimenti per infiltrazioni mafiose e camorristiche in Italia. ‘E chest’è! 

 

 






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Di desk

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