Il sindaco Cimmino, piuttosto che rimboccarsi le maniche e lavorare, è divenuto un signor censore dei comportamenti altrui.
Ad ogni critica che riceve, trova sempre una pagliuzza nell’occhio di chi la muove, ignorando completamente la trave che lo riguarda.
La città perde le sue acque perché in tre anni, oltre che conferire inutili incarichi, non si è mosso nulla per rilanciare le Antiche Terme.
Questa è la dura realtà.
Solo chiacchiere, vuoti proclami e fango nel ventilatore.
Allora sindaco è inutile attaccare la deputata Manzo che semplicemente ti ha ricordato che il re è nudo. Le acque le abbiamo perse perché la città di Castellammare se ne fosse divenuta concessionaria, nel giro di un anno, non sarebbe stata nelle condizioni di garantirne la fruizione ai cittadini e la legge questo non lo consente.

 

 






 

D’altro canto questo già avviene per le fonti Vanacore che stanno li abbandonate e prive di manutenzioni, se non fosse per la benevolenza che il presidente De Luca ha verso la nostra città, avremmo già perso anche quella concessione. Questi sono i fatti. Il resto vuote chiacchiere con le quali si riempiono le vacanze di questa amministrazione. Tre anni son passati e sono più del tempo che ti resta per rispettare l’impegno che avevi assunto con la città: “riaprire le Terme in un anno”. Meno chiacchiere e più fatti, che il tempo è già scaduto.

 

 






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Di desk

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