Non parteciperemo alla iniziativa messa su dalla Giunta Cimmino del vaccino anti usura, racket e Camorra.
Sarebbe già in periodi normali una iniziativa discutibile. In una città in cui la Camorra controlla i gangli delle attività alberghiere e commerciali, la distribuzione degli alimenti, molte attività di ristorazione, dove l’usura lambisce le stanze del potere, dove il racket è una pratica da colletti bianchi. Dove ci sono Stati sindaci che innanzi alla Camorra abbassavano la testa, ed innanzi ai deboli facevano i forti, come dichiarato da un pentito. Facciamo fatica ad individuare soggetti abilitati al rilascio di patenti di immunità.






Con la presenza della Commissione di accesso che sta accettando la infiltrazione nel comune dei poteri mafiosi, una iniziativa del genere, assume anche i toni della mancanza di rispetto verso una istituzione dello Stato. Oggi non è il tempo della propaganda, non è il tempo della mistificazione della realtà, non è il tempo del mescoliamoci. Oggi è il tempo della separazione del grano da loglio se vogliamo provare a salvare questa città.

I consiglieri comunali

Andrea Di Martino – Francesco Iovino – Francesco Nappi – Giovanni Nastelli – Tonino Scala – Michele Starace






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Di desk

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