(di Genny Manzo) Chi sente rione Moscarella a Castellammare di Stabia la prima parola che gli viene in mente è camorra e la seconda è spaccio. Ma chi vive questi posti, come noi, e gli piace ancora sporcarsi i piedi nel fango della periferia degradata e ghettizzata di Castellammare di Stabia, sicuramente non per colpe esclusive di chi ci abita, può essere testimone che non sempre è così. Al di là delle storie di cronaca oggi vogliamo raccontare la storia di un quartiere che, nel tempo, è riuscito a riprendersi la tradizione dei fucaracchi dell’Immacolata allo scoccare della mezzanotte dell’8 dicembre: utilizzando legna da ardere
e lo ha addirittura reso sicuro, scegliendo un luogo per l’accensione in un terreno agricolo privato.
Un quartiere, dicevamo, tra i più chiacchierati e raccontati dalle cronache giornalistiche oggi brilla di luce propria per la Tradizione con la T maiuscola e l’omaggio alla Madonna dell’Immacolata mentre ognuno di loro posa, orgoglioso, in una foto insieme a Lei. La Tradizione non è camorra!