Ha strappato l’accordo firmato con gli altri sindaci favorevoli alla chiusura delle scuole e le riapre (dopo appena sei giorni dall’ordinanza sindacale ndr.) obbedendo all’appello del prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che in questi giorni e attraverso le pagine dei giornali regionali, ha spiegato perché sia necessario riaprire le scuole e non fermare la didattica in presenza a Napoli e in provincia.
Per il primo cittadino stabiese l’ennesimo esempio di scarsa coerenza a sostegno delle proprie decisioni e coraggio nel riaffermarle dinnanzi a chicchessia, mentre sui social divampano le polemiche con genitori completamente confusi e arrabbiati sul rientro a scuola dei propri figli da lunedì 17 gennaio 2022. Un primo cittadino pro tempore molto pro tempore, che sembra già commissariato dalla prefettura di Napoli e fra qualche giorno lo sarà realmente con lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, che potrebbe arrivare al suo passo finale e la firma in calce del ministro Lamorgese al consiglio dei ministri nei giorni prossimi alla elezione del nuovo presidente della Repubblica, il giorno 24 gennaio 2022. ‘E chest’è!