30mila euro di anticipo per una prestazione, organizzata malissimo dall’assessore, Gaetano De Stefano, cognato del consigliere comunale, Catello Tito, e che non sarà mai più prodotta a Castellammare di Stabia, con ipotesi di danno erariale per l’ente. Ci furono grandi polemiche per i 180 mila euro pattuiti con l’organizzazione del cantautore romano per la notte dell’Immacolata sull’arenile più un cameo – attraverso una produzione video -, negli Scavi di Stabiae e di Pompeii.
Addirittura per accondiscendere alle voglie dei Cimmino’s, poi sciolti per infiltrazioni camorristiche, la città stabiese diventò paradossalmente provincia di Pompei attraverso un gaffe di Venditti ed inchinata all’ex sovrintendente oggi direttore del Parco Archeologico Pompeiano, Massimo Osanna. ‘E chest’è!