Operazioni di pulizia, portate avanti da due lavoratori e due mezzi per il momento, propedeutici alla primissima pietra promessa dall’imprenditore, Alessandro Vescovini, per il 2 maggio 2022, all’ombra della ciminiera nell’area ex Montefibre dove nascerà la SBE Varvit finalmente al Sud. Dopo il fallimento della SBE Sud e la fuga da Monfalcone fino ad oggi per oltre la metà degli ex lavoratori della Meridbulloni, per la totale inosservanza da Vescovini dei patti sanciti circa un anno fa, si potrebbe concretizzare per meno di una ventina il ritorno almeno in Campania, a circa 120 km giornalieri da Castellammare di Stabia.
Resta aperta, infine, la vertenza degli ex lavoratori Montefibre che, domani, parteciperanno all’ultimissimo consiglio comunale al comune di Acerra prima dell’inizio della campagna elettorale, e dove ci sarà a tutti gli effetti una presa di posizione ufficiale contro l’imprenditore reggiano-emiliano, e un successivo tavolo di raffreddamento per stabilire la “quota” di lavoratori da assumere (nell’area ritornata questa mattina operativa in attesa della produttività per la fine del 2022 ndr.) secondo il protocollo d’intesa sancito quasi nel 2004 dai governi Berlusconi-Caldoro-Nappi. ‘E chest’è!