(di Genny Manzo) Se non fosse stato per la sua Gragnano, i paesi dell’hinterland Vesuviano, dell’area Monti lattari e l’aiuto dei politici veramente fedeli e amici, anche per Annarita Patriarca (eletta grazie al ‘paracadute azzurro’ alla Camera e non alla competizione nel collegio che l’ha vista sconfitta) sarebbe stata completa notte fonda come lo è stato per Forza Italia Castellammare di Stabia del coordinatore, Nello Di Nardo, che è letteralmente crollato come partito sul territorio stabiese e alle urne delle politiche 2022 dopo le fughe da Gaetano Cimmino e post scioglimento per infiltrazioni camorristiche in più direzioni e l’ennesimo exploit in città del M5S – con le elezioni di Gaetano Amato e Carmen Di Lauro -, e con un PD e un centro sinistra che tornano a stupire e reggono nonostante tutto.
Passata la sbornia per qualche zombie della politica stabiese, che ancora vaneggia sul territorio e sui social in attesa di un ottobre e di un inverno di fuoco dal punto di vista giudiziario: per lui, i suoi affini e simili; il day after di queste politiche 2022 a Castellammare di Stabia ci riconsegna un elettorato che ritorna a scegliere con rinnovato entusiasmo il civismo, l’attivismo e l’usato garantito della celeberrima ‘Stalingrado del Sud’ da laboratorio politico in attesa del ‘via libera’ dal Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, per le elezioni amministrative 2024 e del post scioglimento per infiltrazioni camorristiche. ‘E chest’è!