Questa è la prospettiva per lo scavo archeologico tra i più prestigiosi di Castellammare di Stabia, dei primi cenni della Cristianità e del Cristianesimo, ma da sempre interdetto perché a rischio crollo addirittura per gli addetti ai lavori.

La decisione sarebbe maturata negli ambienti della Soprintendenza di Pompei.

Torneranno nel buio anche le opere pittoriche di inestimabile valore, nonostante il cattivo stato di conservazione, sotto le quali posò Libero D’Orsi mentre sull’argomento segnaliamo un non pervenuto di Gabriel Zuchtrigel.

Ci auguriamo che il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, attraverso i suoi tecnici faccia luce sulla vicenda.’E chest’è!

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Di desk

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