In una finzione scenica, anche comica se vogliamo LO SMEMORATO DI COLLEGNO di Totò si addice perfettamente a un politico (quello che vi mostriamo in foto da destra ndr.) sorridente, mentre sorseggia (in un’altra finzione scenica di campagna elettorale ndr.) un bicchiere di acqua magnesica (quando si poteva ancora bere ndr.). Un politico che ogni giorno ricomincia daccapo e non ricorda quello che ha detto e promesso il giorno prima.
Per il candidato sindaco del centro destra, Gaetano Cimmino, sembrava tutto veramente semplice: la villa comunale restituita agli stabiesi in un mese e le Terme riaperte grazie ad un partenariato di imprenditori (magari amici: croce nei verbali di inchiesta, aperti un po’ ovunque e delizia di questa amministrazione del fare ndr.).
Le Terme Stabiane, come succede oramai da tre anni, vengono utilizzate solo per soddisfare le richieste economiche che, di volta in volta (accompagnati da politici-padrini e in alcuni casi addirittura accompagnati da boss della criminalità organizzata stabiese, come venne raccontato in un consiglio comunale a seduta segreta nel 2018 ndr.) avvengono. E mentre LO SMEMORATO DI COLLEGNO (sicuramente come successe nel film di Totò innocente e all’oscuro di tutto ndr.) non vide e quindi non denunciò nemmeno quello: ieri c’è stato l’ultimo sipario alle Antiche Terme Stabiane; sperando che sia veramente l’ultimo e a ritornare protagoniste (in futuro sgombro da smemorati e bugiardi di ogni specie ndr.) siano finalmente le nostre dimenticate Acque. ‘E chest’è!