I sindacati Cgil e Uilm scendono nuovamente in campo per i lavoratori traditi dai gruppi aziendali Fontana, Vescovini e quei sindacati autonomi servi del padrone di turno, e si ritrovano fuori dai cicli produttivi da oltre un anno per responsabilità che vanno ricercate anche nella politica nazionale, regionale e locale. E proprio per mettere un freno a tutto questo schifoso immobilismo circa 25 esodati ex Meb e SBE Sud si sono dati appuntamento ieri mattina per discutere del futuro e di quel passato che doveva essere rinascita ed invece si è dimostrato solo l’ennesimo bluff.

 

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Il sindaco Cimmino, dal canto suo e come fa sempre con tutti, ha mostrato grande disponibilità e preparerà un documento politico da condividere con tutte le parti in causa, magari in un prossimo consiglio comunale, ma la realtà dice che questa amministrazione comunale – a pochi settimane da un ipotetico scioglimento per camorra -, non può garantire proprio niente e sarà difficile al momento collocare questi lavoratori, e solo un forte impegno da parte delle istituzioni veramente del fare potrebbe restituire dignità a tutti loro e farli ripartire (anche attraverso quei sussidi e corsi di formazione, che sono quotidianamente finanziati per tutti ma non per loro ndr.) in attesa che in quell’area a corso Alcide De Gasperi a Castellammare di Stabia, dove sorgeva la Meridbulloni e videro svanire (in un freddissimo dicembre dello scorso anno ndr.) il proprio “piatto caldo”, presto arrivi qualcuno ad assumerli magari attraverso una clausola vincolante e di salvaguardia: questo è solo l’ultimo impegno preso dai sindacati confederali al tavolo istituzionale di ieri. ‘E chest’è! 

 

 






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Di desk

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