Si presentano proprio nell’Aula intitolata alle vittime della mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la Commissione Antimafia presieduta dal Super Prefetto, Raffaele Cannizzaro, inviato a Castellammare di Stabia dal ministero; coadiuvato dal vice Prefetto, Mauro Passerotti e dalla dirigente prefettizia, Rosa Valentino.
Si presentano proprio qui dove, dalla lunga relazione degli 007 invitati a svelare quello che ha già in gran parte portato allo scoperto la DDA di Napoli del sostituto procuratore, Giuseppe Cimmarotta, si sono seduti anche consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione, che hanno avuto (e hanno ndr.) parentele con camorristi e boss dei clan stabiesi. In questo ambiente di ingerenze, che sembra tutt’altro che amico dello Stato ed istituzionale, si è presentato Cannizzaro: “Dobbiamo tagliare tutto quanto è contaminato dalla camorra – ha chiarito subito – Stiamo leggendo gli atti ma non ci metteremo molto. Siamo facilitati da quanto già accertato. Non sono argomenti dei quali possiamo parlare ma taglieremo quei fili”.
E per chi come noi ha chiesto se si fermerà Castellammare di Stabia in questi 18 mesi la triade commissariale, attraverso il vice Prefetto Passerotti, ha aggiunto: “Siamo qui per spirito di servizio noi non dobbiamo prendere voti”.
ECCO LE PRIME DECISIONI DELLA TRIADE: CANNIZZARO, PASSEROTTI E VALENTINO.
“Non fermeremo la Città. Non siamo qui per accumulare perdite di tempo. Anzi. Saremo più veloci di una Giunta. Approveremo la convenzione per il quartiere degradato del Savorito, con un investimento di 15 milioni di euro, e poi c’è la video sorveglianza comunale da rimettere in moto, su questo interverremo subito”, ha concluso Cannizzaro.