Togliere le omissioni di nomi, cognomi, denominazioni, parentele e fatti nelle informative della ministra Lamorgese e del prefetto Palomba per permettere successivamente alla ex amministrazione Cimmino e il sempre più ristretto numero di ex amministratori partecipanti al ricorso contro il Viminale e quindi contro lo Stato di tentare di fare “Giustizia” in uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche veramente palese. Una barzelletta, che non andrebbe nemmeno raccontata a nostro modestissimo e sommessissimo avviso: arrivata ieri dinnanzi ai giudici amministrativi del Tar del Lazio per competenza.
I giudici capitolini potrebbero sospendere il provvedimento e quindi permettere a Cimmino&Co. di ottenere una copia di tutto quello che già è apparso su tutti i giornali nazionali, regionali e locali non trascurando i siti di informazione ed i blog come il nostro.
Intanto al Viminale non si perde tempo e si continua a fare sul serio come in Prefettura ed a Palazzo Farnese con la Commissione antimafia guidata dal Super Prefetto Cannizzaro: sono arrivate, proprio come anticipato ieri da noi (LEGGI ARTICOLO) , le richieste di incandidabilità, che porteranno all’ineleggibilità per 10 anni, di ben 14 ex amministratori dal 2018 al 24 febbraio 2022 con l’ex sindaco Cimmino simbolico porta bandiera di una triste disfatta innanzitutto civile. ‘E chest’è!