Avevano chiesto un posto di lavoro al commissario Cannizzaro anziché poter accedere alle spettanze economiche dovute per anni ed anni di malagestio da parte della malapolitica al comune di Castellammare di Stabia, attraverso i manager della Sint, società che detiene il patrimonio termale a Castellammare di Stabia da sempre.
Un patrimonio che, in termini di denari freschi, quelli che servirebbero ed interesserebbero ai 70 in causa da anni anche con il Comune di Castellammare di Stabia amministrato dalla triade antimafia, ne conta veramente ben pochi e quindi per riscuotere quanto è stato sancito definitamente dalla Corte di Cassazione qualche settimana fa sarà necessaria la lunga procedura di alienazione in tribunale dei beni immobiliari ancora nelle disponibilità della società del liquidatore, Vincenzo Sica, per fare finalmente giustizia non solo per i 70 ma per tutti i creditori dell’ultima partecipata comunale, che ammonterebbe in base all’ultima stima a circa 21 milioni di euro.
A pagare ci penserà come sempre pantalone ma quando pagherà la malapolitica, sia di destra che di sinistra, a Castellammare di Stabia? Ah, saperlo!