C’è un teatro, il Supercinema, che rappresenta un pezzo di storia della nostra città, nel segno dell’indimenticabile Lello Radice. E poi c’è il teatrino, quello della demagogia a cui assistiamo da diversi giorni. Polemiche strumentali di una parte politica che si riempie la bocca con la parola “cultura”, senza aver messo in campo nessuna proposta concreta. Non una parola, non un commento su quello che sta realmente accadendo intorno al Supercinema.
Sono rimasto in silenzio, dietro le quinte, ad ascoltare in questi giorni. Ma ora è il momento di aprire il sipario: stiamo assistendo ad una vergognosa speculazione edilizia sul teatro Supercinema. La famiglia Montillo ha messo in vendita la struttura ad un prezzo assurdo, fuori mercato, perché evidentemente qualcuno ha fatto intravedere loro una speculazione immobiliare con cambio di destinazione d’uso.
Neanche un contatto hanno cercato in queste settimane con l’amministrazione comunale, per spiegare le loro intenzioni e per cercare una soluzione condivisa. Neanche una telefonata, un messaggio, un segno della loro presenza. Nulla. Una cosa però deve essere chiara: io e la mia amministrazione non consentiremo speculazioni. I Montillo resteranno delusi nel sapere che il Supercinema non cambierà destinazione. E forse resterà deluso chi oggi strumentalizza questa operazione di imprenditori senza scrupoli.
Poi c’è un altro aspetto, su cui voglio fare chiarezza: la realizzazione del teatro comunale è un nostro obiettivo, chiaro, forte, prioritario. Sono i Montillo a non volere più il teatro a Castellammare. Sono stati loro, infatti, a rifiutare un’offerta concreta di un gruppo che gestisce un importante e celebre teatro napoletano e che a dicembre 2019 era pronto ad acquisire la gestione del Supercinema.
E se oggi si può parlare di Teatro Supercinema, è grazie al lavoro straordinario di Lello Radice, che con la sua stagione di prosa in undici stagioni ha riempito la sala centinaia di volte, proiettando il Supercinema alla ribalta nazionale e portando a Castellammare grandi artisti, che hanno calcato i migliori palcoscenici italiani. Lello ha speso sogni, passione, impegno, competenza e denaro per valorizzare il Supercinema e renderlo un autentico gioiello, uno scrigno di cultura nella città che ha dato i natali a Raffaele Viviani, Italo Celoro e Annibale Ruccello. E a colui che ha valorizzato quella realtà, i Montillo non hanno neanche pensato di dedicare il Supercinema.
A chi ci accusa di non avere la giusta attenzione sulla cultura, ricordo che siamo stati noi a presentare la scheda alla Città Metropolitana di Napoli per la realizzazione del teatro comunale “Lello Radice” nel Palazzetto del Mare. Un progetto da 500mila euro, già ritenuto idoneo dalla Città Metropolitana, che sicuramente finanzierà l’opera.
Sarà il mio omaggio, il nostro omaggio, ad un amico della città, ad un vicesindaco e ad un artista che ha lasciato il segno nel panorama culturale di Castellammare. E a chi oggi pontifica e strumentalizza la vicenda del Supercinema, lancio una proposta: smascheriamo gli speculatori e coinvolgiamo imprenditori e associazioni per realizzare un partenariato pubblico-privato. Su quella sala ancora intrisa di arte, sorrisi, sogni e versi declamati da attori di fama mondiale, non calerà il sipario.
Fonte: Comunicato Stampa