Tutti uniti e compatti – con una minima parte degli 82 lavoratori ancora indecisi -, per continuare a combattere insieme a presidio MEB a corso De Gasperi, dopo la vergognosa chiusura pochi giorni prima di Natale appena passato del “boss” del bullone e della beneficenza al nord, Giuseppe Fontana.
Soli in quindici avrebbero preferito il classico “uovo oggi” e proseguire il rapporto lavorativo con il gruppo milanese, accettando la nuova lettera di assunzione, che li porterà a quasi mille chilometri da Castellammare senza alcuna possibilità di ritorno. Per tutto il resto la battaglia resta aperta e si prospetta una nuova avventura lavorativa – prima a Monfalcone e poi in Campania -, partendo da zero anche in termini di rapporto e anzianità lavorativa, con il gruppo SBE SUD dell’imprenditore emiliano, Alessandro Vescovini. Nei prossimi giorni si prospettano interessanti sviluppi della vertenza quando, Vescovini, dovrà finalmente mettere le carte in tavola al Mise per siglare l’accordo con circa 60 unità lavorative, dinnanzi a: sindacati, regione Campania e comune di Castellammare di Stabia.