Ecco la lettera dei consiglieri comunali di opposizione del comune di Castellammare di Stabia, che chiedono il ritorno in presenza delle attività politiche a palazzo Farnese.
Al prefetto di Napoli dott. Marco Valentini
Al segretario generale del comune di Castellammare di Stabia dott.sa Loredana Lattene
Al presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Ungaro
Oggetto: contestazione su modalità di svolgimento del consiglio comunale in data 4 e 5 maggio 2021.
Egregi
Premesso che in data odierna ci è stata notificata a mezzo pec la convocazione del consiglio comunale in modalità videoconferenza per il giorno 4 e 5 maggio prossimo venturo. Con all’ordine del giorno la approvazione del bilancio e di previsione e l’elezione del presidente del collegio dei revisori dei conti;
Considerato che la conferenza dei capigruppo aveva precedentemente concordato di tenere la sessione di Bilancio in presenza per i giorni 26 e 27 aprile, trattandosi di argomento delicato, il cui esame e voto in videoconferenza poteva arrecare difficoltà allo svolgimento pieno e libero delle facoltà concesse ad ogni singolo consigliere.
Che nello spostare lo stesso consiglio al giorno 4 e 5 maggio, la conferenza dei capigruppo aveva convenuto comunque di valutare le modalità di svolgimento, anche sulla base dell’andamento epidemiologico in città.
Considerato che siamo in zona gialla e che non risultano picchi di contagio negli ultimi giorni, non si comprendono le ragioni per cui si è deciso di convocare in videoconferenza il consiglio, senza una riconvocazione della conferenza dei Capigruppo.
In seconda istanza, premettendo che si nutrono dubbi sulla possibilità che nella sessione dedicata al bilancio, si possano inserire punti di non diretta pertinenza con lo stesso, accogliamo con sorpresa e grave preoccupazione, la possibilità che un voto segreto si possa svolgere e garantire con una piattaforma web non meglio certificata.
Senza che questo sia stato preventivamente vagliato da ogni singolo consigliere e soprattutto senza che un regolamento, una norma anche di tipo statutario introduca la possibilità del voto segreto a distanza.
La segretezza del voto non esiste senza un quadro normativo di riferimento, senza alcuna garanzia e con certificazioni emesse da privati di cui si ignora l’autorevolezza.
Per queste ragioni chiediamo che si modifichi la modalità di svolgimento del consiglio da videoconferenza a seduta in presenza, assumendo tutte le precauzioni di distanziamento e di tampone rapido preventivo atte a garantire la sicurezza, e al limite prevedere come eccezione la possibilità di collegamento a distanza per eventuali consiglieri positivi al Covid 19.
In subordine, qualora questa prima istanza non fosse accolta positivamente , cassare il punto all’ordine del giorno: elezione del presidente del collegio dei revisori dei conti, perché la modalità di voto indicata non da nessuna garanzia di segretezza senza un quadro normativo di riferimento.
Nell’attesa delle vostre considerazioni vi porgiamo i nostri saluti.